#MerendedaFallani è il sottotitolo del Project work di AltroVE “Artisti di oggi raccontano i maestri di ieri” promosso da Cescot Veneto che vedrà partecipe il collettivo Fondazione Malutta insieme alla curatela di Saverio Bonato – Casa Capra all’interno della storica serigrafia Fallani di Venezia. Il gruppo, coordinato da Gianpaolo Fallani, per quattro giorni condividerà gli spazi e gli strumenti della serigrafia per creare una serie di lavori che vedranno la luce all’interno di catalogo che verrà realizzato appositamente per l’occasione insieme ad altri professionisti del settore.
Il titolo Merende da Fallani che ingenuamente rimanda al momento dello spuntino, immaginario spesso legato al mondo della scuola, dei ragazzi e delle gite fuori porta, rivela in sé e nella sua etimologia qualcosa di più profondo. Il termine merènda deriva infatti dal latino merĕnda, traducibile come “cose da meritarsi”.
Altro vocabolo cardine di questo progetto è talento, dal greco tàlanton, ovvero piatto della bilancia, somma di denaro, unità di misura di peso variabile secondo i luoghi e i tempi. Due termini che da sempre si alternano e si accompagnano e che qui si ritrovano a dialogare nell’incontro tra i talenti di oggi e i maestri di ieri.
Ospiti per quattro giorni nella storica Serigrafia Artistica Fallani Venezia, gli artisti di Fondazione Malutta hanno potuto sperimentare questa tecnica di stampa caratterizzata da limiti tecnici da seguire quali le dimensioni del formato e il numero di telai da realizzare per ogni livello di colore. Oltre a essere da sempre legata alla produzione di stampe artistiche, la serigrafia viene associata al mondo della grafica e della produzione commerciale di locandine e manifesti in serie.
La doppia valenza del lavoro serigrafico ci ha dato lo spunto per concepire una mostra che andasse oltre la semplice restituzione di un workshop, realizzando sia una tiratura
limitata, con una stampa di alta qualità, sia una riproduzione in serie che si fa spazio tra le affissioni pubbliche in città. Ogni artista è stato così libero di veicolare la propria ricerca producendo un manifesto per una ideale mostra collettiva di Fondazione Malutta. Questo tipo di approccio permette alle realtà indipendenti Fondazione Malutta e Casa Capra, accompagnate da Gianpaolo Fallani, di riconquistare con forme e colori gli spazi che solitamente a Venezia sono occupati dalla comunicazione destinata alle grandi istituzioni.
Fondazione Malutta raggruppa una cinquantina di artisti unitisi spontaneamente nel 2013 a partire dall’Atelier F dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Senza vincoli legati
ad una tecnica precisa o alla geografia di ognuno, gli artisti che ne fanno parte sono accomunati da una sensibilità, uno spirito e un’amicizia che permette loro di affrontare insieme le diverse esperienze espositive. Nata inizialmente per trovare un luogo fisico che potesse diventare una galleria, si è trasformata in un collettivo che si pone l’obiettivo di essere riconosciuta all’interno della scena artistica attuale.
Casa Capra al contrario è uno spazio fisico, fuori dagli ordinari circuiti dell’arte delle grandi città, nata dal mio desiderio di ospitare e raccontare nuove storie attraverso le opere degli artisti.
Con Merende da Fallani Casa Capra, insieme a Fondazione Malutta, per la prima volta è in laguna con un progetto collaborativo che dimostra come degli intenti comuni si
possano ritrovare concretamente attorno ad una progettualità inclusiva.